lunedì 26 gennaio 2015

TERRORISMO MEDIATICO nella trappola del pensiero unico.

TERRORISMO MEDIATICO
nella trappola del pensiero unico.

Articoli e screenshot reperiti oggi (26/01/2015) nel sito del periodico Sardo L'unione Sarda agli indirizzi:

http://www.unionesarda.it/ 

http://www.unionesarda.it/articolo/notizie_economia/2015/01/26/l_italia_il_terzo_creditore_della_grecia_prestiti_e_quote_esposiz-2-405093.html ;

Ancora una volta l'informazione è in lutto, ancora una volta l'individuo è privato del suo intelletto e indotto al conformismo più nocivo. Trattandosi di comunicazione, quindi inevitabilmente anche di marketing, espongo di seguito in maniera concisa la mia lettura del messaggio distribuito in maniera locale, dimostrando a parer mio l'interdipendenza tra organi d'informazione (locali e non) e istituzioni.



1. In Grecia vince le elezioni la sinistra, che stringe patto con destra anti-euro = da adesso in Grecia entrambe destra e sinistra sono contro l'euro = il governo greco uscirà dall'euro;

2. Troika (organo di consiglio informale composto da membri di CE, BCE, IMF - impegnato nel piano di salvataggio dei membri EU in crisi) è preoccupata per le prime mosse del governo greco = se, noi che vogliamo salvare quelle nazioni siamo preoccupati, anche tutti i lettori dovrebbero esserlo);

3. Ultimo messaggio e colpo di grazia Italia terzo creditore della Grecia = Preoccupatevi della Grecia anche voi lettori, la Grecia vi è debitore per 40 mld = se la Grecia dovesse uscire dall'euro, perdereste 40 mld = il nostro bilancio peggiora ulteriormente e altre misure d'austerità dovranno essere adottate (più tasse per gli italiani); l'articolo qui di seguito.


 Il messaggio, escluso il secondo passo rivolto sicuramente ad una fascia di lettori più informati,  sembra abbastanza chiaro anche se indiretto.

Non sarebbe più giusto dare ai lettori dei dati quali: distribuzione della ricchezza, tassi di alfabetizzazione e disoccupazione, soglia di povertà, accesso alla sanità e all'istruzione, e poi chiedere loro di riflettere su quale sia la decisione più saggia? In effetti non esiste nessuna visione palese, al livello economico internazionale, sul quale sia la decisione e/o la direzione più appropriata.

Sforziamoci e impegniamoci prima di tutto nella lotta per l'indipendenza intellettuale, diamo vita alla nuova informazione, abbandoniamo la strada del conformismo per intraprendere il cammino delle domande e delle risposte nella via del dialogo.

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